Ci possono essere molte risposte. Una che vi propongo è questa perché Noi Per Loro “ascolta” i bambini, li accompagna nel loro percorso di cure in ospedale, li sostiene durante la cura li sospinge perché possono mantenere il posto nella Società civile, è al fianco dei loro genitori, se questi lo vogliono, con interventi economici, di vicinanza e di condivisione delle difficoltà e dei momenti di gioia.
Pare semplice, come obiettivo, ma non lo è. Troppo spesso come medico e pediatra, vedo in questa Società un po’ scomposta, interventi che rispondono ad esigenze che sono più degli adulti, che dei bambini. Vengono promosse azioni a sfondo benefico che non rispettano l’intimità della vita personale dei bambini e dei loro genitori e spesso le loro malattie sono usate per dimostrare il “fare del bene” de promotori. Noi Per Loro agisce in modo diverso, più dietro le quinte. Lascia spesso la visibilità alle strutture pubbliche preposte all’intervento d’aiuto di tipo sanitario, educativo, sociale e psicologico, ecc..
Così: è il reparto che aiuta; è l’assistente sociale che sostiene economicamente; è la scuola che educa; è lo psicologo che gestisce le vicende personali, ecc. Ma dietro tutto questo, io, come medico e coordinatore di tutte queste azioni, so che c’è l’intervento determinante e la volontà di risolvere i problemi di “oggi, per i bambini di oggi” – come dice la presidente – che sono obiettivo fondante dell’Associazione Noi Per Loro, senza la quale tutte queste azioni benefiche a vantaggio dello “star bene” dei bambini e dei ragazzi malati, che curiamo per anni o per tutta la vita, non avverrebbe o avverrebbe in modo del tutto occasionale e sfilacciato.