Cari amici,
il mese di giugno che inizia oggi ha per noi una ulteriore ricorrenza speciale: un anno fa, nel mese di giugno 2011, è iniziato il nostro percorso IO SONO VOLONTARIO
Un percorso costruito con amici con i quali abbiamo condiviso tanti martedì di “studio e condivisione” per crescere insieme ed affermare con orgoglio: Io sono volontario di Noi per Loro.
Nel nostro percorso di crescita, abbiamo incontrato l’Associazione LIBERI DI MUOVERSI con la quale condividiamo valori antichi come l’aiuto e la libertà e nuove scoperte come l’ausilio dei Social Media e delle tecnologie come collante tra la nostra e la loro missione ed il bisogno di trasparenza, informando i soci, i sostenitori e la cittadinanza.
Proprio in questi giorni “entreranno in funzione” il nuovo sito di Noi per Loro, la nuova pagina face book e due applicativi per smart phone (Noi per Loro plus e Noi per Loro volontari).
Come vedete dal programma, allegato il 5 giugno 2012 dalle ore 18 in poi al Centro Congressi Parma Parco Falcone e Borsellino, avremo il piacere di condividere momenti piacevoli e “istruttivi”, alla scoperta di un “mondo” nuovo su una base di amicizia e solidarietà, per Noi per Loro col sempre nuovo “banchetto” con i biglietti della lotteria di Noi per Loro.
VI ASPETTIAMO IN TANTI !!!!!!!!!!!
Il Presidente
Nella Capretti
martedì 5 giugno saremo presenti al Centro Congressi Paganini di Parma alla presentazione dell’Associazione Liberi di Muoversi.
Informobilità vera, testimoniata, collettiva, spontanea e permanente
Liberi di Muoversi – anteprima del lancio nazionale
Parma, 5 giugno 2012 – Centro Congressi Parma, Parco Falcone e Borsellino
Facilitare il trasporto delle persone disabili significa migliorare la qualità della loro vita. Il diritto alla mobilità può essere garantito attraverso l’eliminazione delle barriere, la “messa a norma” delle strutture, il miglioramento e l’attivazione di servizi e risorse. Un elemento determinante per la promozione della “cultura dell’accessibilità” è la diffusione di iniziative informative rivolte ai cittadini disabili, alle famiglie, agli operatori e a tutte le persone interessate alle problematiche inerenti la mobilità.
Solo con una vera e propria comunità fisica e digitale è possibile raccogliere le informazioni vere e testimoniarle senza giudizio all’interno di un contenitore sociale e no-profit che le distribuisca a tutto il mondo che ha il diritto di muoversi.
Il disabile, limitato nella capacità motoria temporaneamente o in via permanente, presenta esigenze del tutto simili a quelli degli altri cittadini. La presenza di “barriere architettoniche” tuttavia limita la fruizione di queste strutture, servizi o attività indispensabili ad una autonoma vita di relazione.
Le più comuni sono gradini, pendenze eccessive, porte strette, pavimentazioni sdrucciolevoli o sconnesse, accessori e complementi posti in punti eccessivamente alti, servizi igienici inaccessibili. L’abbattimento delle barriere architettoniche nei diversi settori della vita civile, pubblica e privata è previsto, e agevolato, da una vasta ed ormai consolidata legislazione, fatto, questo, che si traduce direttamente in una serie di obblighi e adempimenti per le Pubbliche amministrazioni e per gli altri attori sociali. L’esigenza è quella di affrontare il problema delle barriere architettoniche in modo complessivo e globale, perché il singolo intervento localizzato, seppur necessario, non risolve da solo i limiti di accessibilità.
L’infomobilità è la vera rivoluzione per l’accessibilità nei luoghi. Avere le informazioni visive e descrittive mi mette in condizioni di capire se, in base al mio grado di limitazione, posso accedere o ho delle difficoltà.
La Community di Liberi di Muoversi, libera e indipendente, nasce per testimoniare in modo laico e privo digiudizio lo stato delle cose per capire come l’informazione vera migliora la vita di tutti quei cittadini che hanno in via transitoria o in via definitiva delle limitazioni nella mobilità personale.
Barriere architettoniche.
Sono considerate barriere tutti gli ostacoli fisici che limitano e impediscono la mobilità dei cittadini, (quindi non solo dei disabili), principalmente e, ovviamente, tutti coloro che hanno capacità motorie ridotte o nulle nonché gli ostacoli che impediscono l’utilizzo di attrezzature e servizi, (impianti sportivi, teatri, scuole, ascensori, bagni ecc.) e la mancanza di dispositivi tecnici in grado di favorire i disabili sensoriali nell’orientamento, e il riconoscimento di luoghi e fonti di pericolo.
Infomobilità.
Con l’espressione infomobilità si intende l’uso di tecnologie dell’informazione a supporto della mobilità e degli spostamenti di persone e merci.
Grazie allo sviluppo di dispositivi e strumenti informatici avvenuto negli ultimi anni, accompagnato alla rapida diffusione dei sistemi di navigazione satellitare basati sul GPS, le informazioni relative alla mobilità ed alle sue componenti relative a persone (traffico stradale) e merci (logistica) sono trattate in modo sempre più completo, diffuso ed accessibile a tutti.
L’infomobilità aiuta quindi, ad esempio, sia i normali cittadini che si muovono nel traffico (in auto, moto, o anche in bici ed a piedi), sia coloro che devono utilizzare mezzi di trasporto pubblico (con informazioni in tempo reale sull’andamento di autobus e treni, o sulla localizzazione delle fermate), che gli operatori della logistica e del trasporto postale e delle merci. Le informazioni possono essere inviate all’utenza in modo diffuso (es. con pannelli a messaggio variabile in autostrada), o può essere l’utente stesso ad accedervi in base alle proprie necessità (es. informazioni sul traffico, ricerca di un parcheggio) o alla propria situazione specifica (es. da casa attraverso il web, o in mobilità attraverso un dispositivo mobile ecc.).
Esistono numerose tecniche di infomobilità:
1 – SMS per segnalazioni sul traffico della rete stradale;
2- sistemi elettronici per il pagamento degli accessi in una zona a traffico limitato;
3- navigatori satellitari per la ricerca del migliore percorso;
4- portali web e display informativi;
5- pannelli a messaggio variabile;
6- applicativi su palmari (come le applicazioni per iPhone: iGRA Traffic, Hway Traffic, Urban Traffic);
7- sistemi come Google Transit, per l’informazione all’utenza su linee ed orari dei servizi di trasporto pubblico.
Con la diffusione degli smartphone come l’Iphone o quelli dotati di sistema operativo Android sono inoltre state create numerose applicazioni di infomobilità fruibili direttamente da cellulare, come ad esempio quelle per il monitoraggio dell’andamento dei treni, per la navigazione in auto via GPS, per la verifica in tempo reale degli orari degli autobus e per l’utilizzo dei sistemi di bike sharing.
Avere accesso alle informazioni è un diritto di tutti i cittadini.
Garantirlo tempestivamente eliminando ogni impedimento è un dovere di tutti coloro che le forniscono. Questa premessa indica una precisa responsabilità assegnata a tutte le Pubbliche Amministrazioni che hanno rapporti diretti con il pubblico.
E dove non arrivano “loro” proviamo ad arrivare noi perché un diritto è tale se è indipendente dal suo esercizio. Ma esercitarlo o meno è prerogativa esclusiva del cittadino.